A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa a Roma
Ognuno di noi si pone nei confronti dell’amore in modo diverso: c’è chi, nonostante la sofferenza, ci crede ancora e non smette di cercarlo; chi si è arreso; chi è disilluso; chi si accontenta; chi non ne vuole sentir parlare; chi ci mette l’anima… chi non ce la mette più.
C’è sempre un insieme di motivi per cui due persone scelgono di unirsi: essenzialmente i partners prescelti rispondono a specifici bisogni profondi individuali. Talvolta questi incastri funzionano perfettamente e durano a lungo, altre volte meno.
Ecco allora che ricorre sempre lo stesso interrogativo, l’amore può durare? La credenza più diffusa e condivisa è quella che l’amore possa durare a lungo solo se ci rassegniamo al fatto che la passione nel tempo si trasformi in una sorta di amichevole convivenza in cui i partners accettano di vivere insieme come fratello e sorella o come amici.
Ma è poi così vero che l’amore non possa durare per sempre? Secondo uno studio della Stony Brook University apparso all’interno della Review of General Psychology, pubblicata dall’American Psychological Association, questa credenza è sbagliata se posta in termini assoluti.
Non è possibile generalizzare poiché dipende dal tipo di coppia. In particolare lo studio in questione sostiene che l’amore romantico può durare per sempre, conducendo ad una relazione felice e sana.
Secondo l’autrice dello studio, la ricercatrice Bianca P. Acevedo: “Molti credono che l’amore romantico sia la stessa cosa dell’amore passionale. Non è così. L’amore romantico ha la stessa intensità, lo stesso coinvolgimento, la stessa alchimia sessuale dell’amore passionale, ma presenta una minore componente ossessiva. L’amore appassionato o ossessivo include sentimenti di incertezza e ansia. Questo tipo di amore aiuta a portare avanti relazioni brevi, ma non quelle durature.”
In effetti l’amore più ricercato nelle società occidentali è l’amore romantico.
L’amore romantico è essenzialmente quel sentimento che nasce dall’unione dell’intimità e della passione. Lo psicoterapeuta Nathaniel Branden definisce l’amore romantico come “un attaccamento spirituale – emotivo -sessuale appassionato che riflette un’elevata considerazione di entrambi per il valore dell’altro come persona”.
L’attaccamento nell’amore romantico è insieme spirituale, sessuale ed emotivo, unito ad una grande ammirazione reciproca. Per ottenere ciò è indispensabile una profonda reciprocità di valori e di senso della vita, che dà ai due la sensazione di essere “compagni d’anima”.
In sintesi nell’amore romantico ricerchiamo:
– Un compagno/a con il quale mettere in comune valori, sentimenti, interessi e mete
– Qualcuno con cui condividere le gioie e i dolori della vita
– Una persona dalla quale siamo stimolati e verso la quale ci piace dirigere le nostre energie
– Una persona che ci ami e che ci accudisca
– Una persona che, insieme ai bisogni sessuali ci faccia sognare e ci dia il necessario sostegno emotivo
– Qualcuno in cui scoprire e vivere le potenzialità che ci mancano come uomini e donne
Per mantenere vivo l’amore romantico sono necessarie:
– Dichiarazioni d’amore
– Manifestazioni fisiche dell’amore, come le carezze e gli atti sessuali
– Attenzioni e cure nei confronti dell’altro
– Reciproca ammirazione e apprezzamento
– Il dialogo. Dialogo che ci permetta di condividere con il partner la vita intima, i pensieri, i ricordi, i sentimenti, i sogni, le aspirazioni, ma anche le ferite, le rabbie e le esperienze dolorose.
Nell’amore romantico i due partners sono attivi e presenti nella malattia, nelle difficoltà, nelle avversità, nelle crisi, come nei momenti di gioia e di gratificazione.
La durata dell’amore romantico è molto varia. Può durare qualche mese, qualche anno, può finire nel momento in cui con il matrimonio si è costretti a scendere dalle nuvole rosa per affrontare i numerosi problemi pratici e scomodi della vita di ogni giorno, ma non vi è dubbio che vi sono casi nei quali l’amore romantico dura per decenni, anzi per tutta la vita.
Di certo non è facile far durare l’amore romantico ma, come sostiene la ricercatrice Bianca Acevedo: “Le coppie dovrebbero combattere per l’amore con tutti i mezzi a loro disposizione e le coppie che stanno insieme da molto tempo e desiderano tornare al loro esordio romantico dovrebbero sapere che si tratta di un traguardo raggiungibile che, come molte cose positive nella vita, richiede energia e devozione”.
Riferimenti Bibliografici:
BRANDEN, N., (2002), Un punto di vista sull’amore romantico, in Sternberg, R. J. – Barnes, M. L., a cura di, La psicologia dell’amore, Bompiani, Bologna, p.244
Bianca P. Acevedo and Arthur Aron. Does a long-term relationship kill romantic love? Review of General Psychology, 2009
Franca says:
Allora noi siamo ancora romantici! Dopo 42 anni di matrimonio, 2 figli e 3 nipotine, ci vogliamo bene come il primo giorno, e rinnoviamo ogni giorno il nostro amore anche con le piccole quotidianetà!……….
rita says:
Riconosco che è vero quanto da Lei scritto Dott.ssa Saccà,ci provo a metterci energia e devozione nel mio rapporto di coppia e devo riconoscere che ciò mi ripaga per serenità e fiducia condivisa con il mio patner con cui stò da sette anni.
Un sentito grazie per i Suoi blog,pieni di imput su cui poter riflettere.
Rita