Anime nel caos: paure, interrogativi e disagi in postmodernità

A cura di:

Dott.ssa Francesca Saccà psicologa e psicoterapeuta a Roma

Dr. Paolo Cianconi, psichiatra, psicoterapeuta e antropologo a Roma

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“Non c’è da stupirsi, considerando che i nostri antenati lottarono per dei valori che non sono durati, se noi siamo nati nel segno cosmogonico della confusione” (P.Cianconi, 2011)

 

 

Quali sono le paure, gli interrogativi e i disagi più frequenti nella nostra epoca? Nell’intervista la Dott.ssa Francesca Saccà e il Dr. Paolo Cianconi affrontano questo interessante tema.

Ringrazio per la gentile collaborazione il Dr. Paolo Cianconi, autore del testo di recente pubblicazione ‘Addio ai confini del mondo. Per orientarsi nel caos postmoderno’ (Franco Angeli, 2011) ed esperto sulle tematiche che riguardano la postmodernità.

 

 

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Sempre più spesso oggi come esseri umani ci imbattiamo in paure, dubbi, incertezze. Avvertendo la mancanza di sostegni e basi solide, ci fermiamo a chiederci ‘Dove sono finiti i valori di un tempo?’.

Ci percepiamo come fragili, inquieti, incerti e ci sembra di non riconoscere più il nostro mondo.

Tutto questo non ci deve stupire perché dagli anni ’80 il nostro mondo non è più lo stesso: la società ha ultimato cambiamenti radicali, le regole del passato non valgono più e quelle del futuro non sono ancora bene chiare. Almeno due generazioni sono rimaste intrappolate nell’interregno tra due ere: la Modernità e ciò che viene dopo.

I confini di ciò che conoscevamo si dissolvono mente le cose si trasformano. Dove stiamo andando? Su che cosa possiamo veramente contare? Troveremo una bussola nel caos che ci circonda? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che si pone l’uomo oggi.

Scrive il Dr.Cianconi (2011) “Le cose si trasformano, ciò che conoscevamo viene ritirato dal giro, le piste dei nostri genitori, come le lunghe autostrade del Sud, finiscono sull’erba; così vaghiamo “privi di categorie”, con strumenti relazionali che funzionano ad intermittenza, mentre solo i dubbi sono costanti”.

Caos, paure, interrogativi, inquietudine e disagi caratterizzano gli uomini di oggi. Ci troviamo di fronte a uno scenario complesso: le paure e gli interrogativi tipici di chi viene dalla tradizione, ossia delle generazioni cresciute con i sistemi del passato, corrispondono a quesiti come: ‘Valgono ancora i miei valori? Sono ancora reali in questo mondo o sono destinato a scomparire di fronte a queste nuove idee che non capisco?”.

Mentre le nuove generazioni, ossia tutti coloro che sono nati dal 1980 in poi, presentano ombre e paure specifiche del sistema postmoderno.

Vediamone alcune:

 

La paura di non farcela: Le persone oggi non pensano che il mondo possa andare verso un futuro migliore e sempre più spesso si domandano: ‘Ce la faremo? Dove stiamo andando? Ce la farò da solo? Ce la farò senza aiuti?’. Ricordiamoci che le strutture di sostegno come la famiglia, le amicizie, i legami affettivi sono sempre più precarie e l’assenza di basi sicure cui appoggiarsi nei momenti di difficoltà aumenta il timore di non farcela.

 

La paura dell’oblio: un altro timore diffuso è quello di scomparire nella massa, di non essere ricordato, di non essere ‘connesso’.

Pensiamo al proliferare dei sistemi virtuali di cominicazione: Internet e i cellulari rispondono al bisogno di connessione dell’essere umano che oggi sempre più spesso si interroga: ‘Quanto le persone mi sentono, mi vogliono, mi connettono?’.

Proprio in funzione del timore di essere dimenticate le persone  oggi manifestano un estremo bisogno di sentirsi ‘collegate’ o addirittura ‘cliccate’ all’interno del flusso virtuale (è meglio un saluto fugace su Facebook piuttosto che niente…)

 

La paura di non essere visibile: un incubo della postmodernità è proprio l’invisibilità. Da questo timore nasce la ricerca estrema di raggiungere la visibilità.

Questo fenomeno nello specifico si chiama ‘sindrome della meteora’ : chi è affetto da questo disperato bisogno di visibilità ragiona pensando:”E’ meglio  comparire almeno una volta davanti a tutti – senza magari dire o fare qualcosa di significativo-  però ho lasciato una scia!”

 

Questo di oggi è solo un breve spunto di riflessione che spero però vi abbia dato l’occasione per pensare a come sia cambiato il nostro mondo e a come noi ci troviamo inquieti e impreparati di fronte ad importanti mutamenti e transizioni.

Mi riservo di approfondire ulteriormente in futuro i temi legati alla postmodernità proprio perché è importante che gli psicoterapeuti si occupino di fare informazione su tutta una nuova faglia di timori, inquietudini, cambiamenti e, conseguentemente, anche disagi psichici che stanno emergendo e che sono tipici dell’era postmoderna.

 

Riferimenti bibliografici:

Addio ai confini del mondo. Per orientarsi nel caos postmoderno”. Autore: Paolo Cianconi. Franco Angeli, Milano, 2011

 

 

2 thoughts on “Anime nel caos: paure, interrogativi e disagi in postmodernità”

  • Sono d’accordo con quanto scritto in questo articolo. E’ vero viviamo in una società piena di timori e preoccupazioni.

    L’uomo ha fatto senz’altro progresso in campo scientifico, tecnologico,ecc… ma sembra aver fatto un regresso in quanto a valori come quello della famiglia, dell’amicizia e simili. Questo porta effettivamente a non possedere più basi stabili.

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