Sofferenza e amore: le vostre storie

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Genitori separati e dipendenza affettiva

 

 

 

  

Gentile Dottoressa,

ho 27 anni e le scrivo perché ho un problema: da circa un anno sto insieme ad un ragazzo. I primi mesi tutto bene poi ho cominciato a percepire che lui si allontanava da me.

C’è da dire che lui ha avuto problemi sul lavoro e dunque è andato in crisi. Io ho provato a stargli accanto ma niente. Insomma lui mi ha lasciato ma io non riesco a darmi pace. Gli telefono continuamente, ho bisogno di incontrarlo, gli scrivo lunghe e.mail. Insomma non riesco ad accettare questa separazione secondo me inspiegabile e ci sto male.

Ultimamente ho riflettuto che questo mio modo di vivere la fine di una storia non è sano e ho pensato alla mia infanzia. Secondo lei può esserci una relazione tra il fatto che io sia figlia di genitori separati (mio padre è andato via di casa quando avevo solo 6 anni) e questo mio dolore da separazione?           

La ringrazio anticipatamente per la sua risposta, Chiara    

 

 

 

Gentile Chiara,

molto spesso la dipendenza affettiva è il retaggio di difficoltà vissute nell’infanzia: esperienze di abbandono, violenze fisiche e psichiche, maltrattamenti e soprusi emotivi lasciano un segno doloroso nella mente del bambino che, una volta raggiunta l’età adulta, collocherà la propria autostima all’esterno, nelle relazioni. Ciò significa che avremo individui estremamente dipendenti dal giudizio e dalle valutazioni altrui al fine di stare bene con se stessi e che cercheranno disperatamente  qualcuno in grado di dar loro quel senso di autostima che manca. Tutte queste persone diventeranno dunque “ostaggi” nelle mani di chiunque dimostrerà loro approvazione o affetto. Tra  i principali sintomi della dipendenza affettiva c’è proprio la paura di perdere l’amore,  dell’abbandono, della separazione.

Tuttavia per un analisi attenta dei sui vissuti le consiglio di affidarsi ad un esperto che l’aiuterà ad individuare i meccanismi sottostanti i suoi attuali comportamenti  che le arrecano disagio e sofferenza.

 

 

 

 

 E’ amore oppure ossessione d’amore?

 

 

 

Gentile Dottoressa,

ieri con il mio compagno ho avuto un discussione(siamo insieme da 10 anni), lui mi ha accusato di essere ossessiva e di non aver fiducia in lui. Mi sono sentita malissimo, perche io sento soltanto di amarlo. Le faccio qualche esempio: gli mando un sms al giorno, lo cerco al telefono 5- 6 volte in 10 ore, quando posso poi gli scrivo un messaggio su Facebook.

Lui mi ha detto che lo controllo ma io lo faccio soltanto perche sento il bisogno di parlagli e  perche mi manca (ho solo lui perchè la mia famiglia vive all’estero). Ogni tanto durante la settimana  lo vado a trovare sul lavoro magari per prendere un caffè insieme, mi fa piacere farlo.

Questa è la mia situazione. La mia domanda è:  secondo lei sono ossessionata da lui? Pensa che il mio compagno abbia ragione? Cosa devo fare, non vivo bene  perche non so se mi sto sbagliando, mi può dare un consiglio?

Anna

 

 

 

 

Gentile Anna,

non è semplice fornire una risposta al suo quesito. Ogni coppia stabilisce quelle che sono le “regole” della comunicazione e non è possibile quantificare il numero delle volte in cui è giusto vedersi o sentirsi. Ci si può sentire o vedersi anche svariate volte al giorno senza essere “dipendenti” o ossessionati dal partner. L’importante è che entrambi i partner si sentano a proprio agio in quelle modalità. Come riconoscere una dipendenza affettiva? Il dipendente affettivo soffoca sul nascere ogni suo interesse, desiderio, amicizia, rapporto con altre persone e familiari, così come restringe al minimo gli impegni lavorativi fino a trascurare e a manomettere tutto ciò. Da un punto di vista comportamentale il dipendente infatti dedica completamente tutto sé stesso all’altro, al fine di perseguire esclusivamente il benessere del partner e non anche il proprio, come dovrebbe essere in una relazione “sana”. Quindi sta a lei cercare di capire se rientra o meno in questo quadro indipendentemente dal numero delle volte che vede o chiama il suo partner e soprattutto capire cosa succederebbe laddove non effettuasse questi comportamenti. Laddove riscontrasse tali problematiche potrebbe chiedere l’aiuto di un esperto in grado di valutare esattamente la situazione e le modalità più funzionali per gestirla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4 thoughts on “Sofferenza e amore: le vostre storie”

  • gentile dottoressa,
    sono un maschio di 25 anni, e le scrivo perchè ho appena deciso di
    porre fine ad una relazione di 4 anni, il mio primo vero amore.
    il problema principale che mi ha spinto a fare questa scelta sta nei comportamenti, a mio giudizio ossessivi, di lei.
    ogni volta che nella nostra storia si è presentata una breve occaasione di allontanamento, per esempio durante
    una sua visita ai suoi genitori che abitano lontano, supponiamo 5 giorni, questo ha rappresentato una
    sofferenza smisurata per lei. gli episodi di questo tipo erano una costante nella nostra storia.
    se prendevamo accordi per vederci ad una certa ora, per lei era logico pensare che avremmo potuto vederci anche qualche ora prima, e di questo passo la mia libertà ed autonomia sono andate scemando: i momenti in cui non stavamo insieme erano costellati di sms e telefonate riportanti il fatto che lei fosse triste e vivesse esclusivamente per me. e così via dicendo, se dovevamo incontrarci di mattino, allora tanto valeva vedersi direttamente la sera prima.
    ovviamente le discussioni non sono mancate e successivamente sono subentrati i sensi di colpa miei nel vedere costantemente il mio partner soffrire.
    un anno fa le ho chiesto una pausa da questo attaccamento viscerale,
    perchè la situazione stava già precipitando. pausa durante la quale, secondi gli accordi,
    eravamo insieme, non sarebbe cambiato nulla, ma lei avrebbe dovuto dedicarsi un po’ più a se stessa che a me, e curare i suoi rapporti personali, amicizie, avrebbe dovuto uscire, divertirsi ecc.
    il giorno dopo mi aveva già tradito, a suo dire per la troppa paura e perchè nonstante amasse me preferiva provare a ricominciare una relazione a costo che fosse fasulla piuttosto che vedermi allontanato.
    poi l’ho perdonata ed ora siamo daccapo: non è cambiato nulla… di qui la mia decisine di lasciarla.
    le chiedo se è possibile che una coppia riesca a venire a capo autonomamente da questi problemi e se i comportamenti di lei le sembrano quantomeno distanti dalla ‘normalità’ e se così fosse in che quadro li collocherebbe.
    aggiungo che ha avuto una dolorosa separazione dei genitori, che l’ha indubbiamente segnata.
    grazie.

  • Gentile Pietro,
    non è facile fornire una risposta al suo quesito in quanto dovrei conoscere approfonditamente la storia di vita della sua ex fidanzata tuttavia ritengo che oggi una coppia “sana” debba possedere in maniera equilbrata spazi di “contatto” ma anche spazi di “autonomia personale”.
    Dobbiamo imparare che la nostra vita affettiva non è mai a senso unico e possiamo essere legati a una persona così come a un lavoro o a un figlio tenendo però sempre a mente che un investimento affettivo esclusivo e ossessivo non è mai sano.
    La persona equilibrata è quella che riesce a gestire correttamente tutti i suoi spazi di vita.

    Non so dirle se una coppia possa riuscire a risolvere autonomamente determinati problemi perchè ogni situazione è a se e ogni coppia è diversa da un’altra. La cosa più importante è avere la forza di guardarsi dentro ed
    affrontare certi comportamenti che ci fanno stare male e fanno stare male gli altri per provare a modificarli rendendo la nostra vita migliore. Non tutti però possiedono questa voglia di mettere a nudo le loro difficoltà ed affrontare la battaglia più dura, quella con loro stessi.

    Ringraziandola per il suo gentile contributo le porgo i miei più cordiali saluti.
    Dott.ssa Francesca Saccà

  • Cara dottoressa, sono una ragazza di 21 anni.Forse questa che leggerà (spero sia così) sarà x lei una delle solite lettere che legge, ma per me è l’unico modo che trovo ora per uscire da questa situazione, o per lo meno x cercare di capire qualcosa di quello che sta succedendo nella mia testa. in breve la storia è questa : è da giugno che dopo mille tira e molla è finita la storia più importante della mia vita, una storia di 4 anni che ha presentato mille alti e bassi. due caratteri opposti, ci scontravano su tutto ( tranne nell’ultimo periodo dove avevamo raggiunto una certa stabilità). è finita xke avevo un sacco di dubbi, dubbi se fosse ancora amore, dubbi perchè iniziavo a guardarmi attorno cercando la novità, dubbi sul continuare una storia così duratura nonostante i 21 anni, dubbi su tutto ciò che circondava la coppia (amicizie impossibili da conciliare, perenni attacchi e pettegolezzi sul mio conto). così finisce, e cado in un periodo bruttissimo fino a piangere tutte le sere. la mancanza di questa persona era troppa e dopo neppure un mese torno da lui (mai sicura al 100%) x capire se lo amavo ancora.(in realtà situazioni così si sono iniziate a presentare già a dicembre).io nel frattempo mi ero fatta un nuovo giro di amicizie e conosciuto un ragazzo che sembrava darmi una certa sernità. e lui, il mio ex, si era divertito conoscendo nuove ragazze, cosa che x mia sbagliatissima possessione nn mi piaceva affatto.
    so di essere piuttosto incoerente in tutto ciò che ho fatto nell’ultimo periodo, ma quello che vorrei far capire è che nn lo faccio apposta, sono completamente in confusione, e nn so più cosa voglio, ben sapendo che sto creando delle situazioni allucinanti. ci rivediamo dopo un mese e ci scappa il bacio, un bacio che inizialmente non mi pareva x nulla coinvolgente e per nulla emozionante. così decidiamo di chiudere di nuovo la storia. io ho iniziato x due mesi a vivermi la mia vita con il ragazzo nuovo, stavo bene (anche se a volte arrivavo a chiamarlo con il nome dell’ex). talmente bene da uscirci spesso assieme.finchè l’ex non mi chiama( dopo averci visto assieme)dicendomi che voleva sentirmi e voleva sapere cm andavano le cose. io non ho saputo dirgli di no e ci siamo rivisti. lì ho capito che in fondo un sentimento c’era ancora e non era svanito tutto ( anche xke dopo due mesi con il nuovo ragazzo non era scattato nulla, anche se la serenità di una storia nuova e fresca mi metterebbe solo buonumore. xo nn c’è sentimento). alchè ho dovuto ammettere a me stessa che ancora un legame profondo verso l’ex c’era, e c’è tutt’ora, ma nn sono sicurissima sia amore. metto le carte in tavola e l’ex ieri mi scrive “ok che ne dici se ci riproviamo?”. io ora non so proprio che fare. da un lato ho il ragazzo nuovo che potrebbe darmi serenità ( ripeto x ora nn c’è nessun sentimento), e dall’altra un ex che penso di amare (forse è solo un’ulteriore errore dato che in passato eravamo arrivati a far finire tutto)con il quale tornare assieme significherebbe altri casini con le famiglie, casini e complicazioni con le amicizie (che dovrebbero rimanere separate), con i progetti di vita, con mille cose che renderebbero la storia impossibile. forse in tutto questo risulterò una bambina indecisa, e forse lo sono realmente, ma è ormai da un anno che questi dubbi mi assillano, dubbi sul capire chi amo, se amo, che fare della mia vita, essere un po’ più decisa.
    confido in una risposta xke realemnte non ne esco più, mi rintano in casa a pensare ore e ore che fare senza trovare una soluzione. a volte penso di essere semplicemente un’insicura che vorrebbe avere tutto sottocontrollo, e appena le scappa qualcosa va in crisi, cercando di riavere quello che ha perduto!
    grazie mille,spero in una risposta!!!

  • dolcebimba41 says:

    Gentile dot.ssa.La mia storia rispetto a tante sarà forse une delle più squallide,ma ho bisogno di aiuto per capire chi sono io.Più breve che posso.Sono 7 anni che stò con un uomo,fin dall’inizio è prevalsa una passione fuori dal comune ed ancora oggi regna.Ma questa stessa passione ci ha portati a trasgredire con la realtà.Quelle che io pensavo normali fantasie sessuali si sono presto trasformate in reali vicissitudini.Non sono una vigliacca e qui ammetto di essere sempre stata consenziente a tutto,e ciò che chiedo è di non essere giudicata perchè so di non essere nè la prima nè l’ultima.E così mi sono spesso ritrovata a fare sesso in mezzo a soli uomini lui compreso.Ho proposto più di una volta un altra coppia o quanto meno altra presenza femminile.Non è mai successo.Abiamo incontrato una coppia tempo fa,una semplice serata a bere qualcosa nell’intento di conoscerci un pò meglio.A me andava bene.E’ lui che tiene sempre tutti i contatti,così a distanza di una settimana gli ho domandato:”e allora hai sentito la coppia,si fa qualcosa?”Al che la sua risposta è stata che non se nesarebbe fatto nulla perchè la lei della coppia avrebbe detto che io sono troppo bella per competere con lei e che quindi ne nasce un atto di gelosia.Ma chi ci crede? Lui mi ha giurato di aver rotto i rapporti con questi ma poi vedo arrivare sul suo tel massaggi proprio di quel nr che conosco.Lui mi dice e giura che si tratta unicamente di lavoro(premetto che guarda caso il mio uomo e l’altro fanno lo stesso mestiere),ma allora mi chiedo percè non dirmelo ma anzi fingere di non sentirli nemmeno più.Lei a mio avviso aveva la faccia da furba e io non sono stupida.Ma quello che più mi fa male in tutto questo è la menzogna,i gesti immeritati,perchè io stessa considerati i giochi perversi sono sempre stata la prima a chiedere di unire al tutto una presenza femminile.Se dovessi scoprire che lui incontra queste persone a mia insaputae sappiamo perchè,questo per me sarebbe peggio di un normale tradimento perchè porterebbe a galla un amore che in realtà non è mai esistito.Vorrei non doverle nemmeno pensare certe cose,ma non ci rieso.Ora non so più come mi sento ma mi rendo perfettamente conto che ampliare la propria sfera sessuale in modo così perverso soffoca l’amore..e poi mi chiedo se mai ci puo essere ammore quando in una coppia succedono tali eventi.Io sento di amare quest’uomo ma non so piu quanto sia giusto non vivere la propria vita i propri sentimenti basandoli unicamente sul rispetto assoluto l’uno dell’altra.Forse tutto questo che è accaduto è stata solo colpa mia perche ho aempre dato assenso alle richieste..e ora questa che per me è sempre stata la storia della mia vita.il grande amore..sento che sta diventando il mio “SEPOLCRO”..Non so piu chi sono..

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