“Sbagliando s’impara”: come superare la paura dell’errore

error.jpgA cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa a Roma

 

 

 

“Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore un giocatore lo vedi dal coraggio dall’altruismo e dalla  fantasia (F. De Gregori)

 

 

 

 

 

La possibilità di commettere errori è nella natura umana. Qualunque forma di apprendimento, infatti avviene per “prove ed errori”, l’esempio più immediato è quello del bambino che impara a camminare.

I celebri detti popolari: “Sbagliando si impara” e “Errare è umano” ci fanno riflettere che, quando commettiamo un errore, possiamo imparare ad emettere comportamenti più funzionali al nostro benessere psicologico utilizzando le “conseguenze” del nostro errore. Attraverso gli errori infatti possiamo progredire, migliorarci e imparare dall’esperienza.

Troppo spesso però abbiamo orrore dell’errore, siamo spaventati dalla possibilità di non comportarci nel modo più giusto e di sbagliare. Ma ognuno di noi ha il diritto di commettere errori assumendosene la responsabilità, senza mai mettere in dubbio la propria dignità.

Quando commettiamo un errore possiamo scusarci e offrire soluzioni per correggere le conseguenze dei nostri errori.

Può accadere che, di fronte ad una nostra scelta che gli altri disapprovano, ci sentiamo in ansia per la paura di sbagliare; oppure di fronte ad un nostro  errore, che gli altri ci inducano il senso di colpa o di ignoranza e pretendano delle azioni riparatorie. Questo accade perché, essendo stati educati che, se ci comportiamo bene, abbiamo fatto il nostro dovere (per cui nessuno ci gratifica), siamo stati condizionati a prestare attenzione solo agli errori, ai difetti e alle mancanze nostre ed altrui

Molto spesso chi ha paura dell’errore è cresciuto con la convinzione infantile: “Non devi commettere errori. I tuoi errori causano problemi agli altri. Pertanto, se fai un errore devi sentirti in colpa e lasciare che siano gli altri a controllare il tuo comportamento perché non sei più all’altezza della loro fiducia”.

Facciamo un esempio pratico: un vostro superiore vi dà un incarico da eseguire con urgenza e seguendo una determinata procedura. Nel portarlo a termine, erroneamente non seguite le sue direttive. Quando il superiore esamina il lavoro vi aggredisce dicendo che non siete capaci di svolgere bene i vostri compiti. A questo punto la persona che non ha paura di sbagliare ammette di avere sbagliato, si impegna a rifare il lavoro ma non per questo si sentirà né in colpa né incapace.

Dobbiamo sempre ricordare a noi stessi che è normale fare errori. A volte grossi. A volte piccoli. E’ fondamentale imparare ad affrontarli con serenità, correggendo quello che si può correggere e lasciando andare gli altri, senza condannarsi con severe autocritiche. Gli errori sono esperienze da cui imparare, maggiori opportunità per sviluppare le nostre capacità per “cavarcela” e non una conferma del nostro scarso valore.

Spesso dimentichiamo che siamo esseri umani e come tali siamo fallibili e possiamo sbagliare senza per questo considerarci privi di valore. Quando gli altri ci fanno sentire in colpa e ci fanno notare i nostri errori possiamo ribattere che “sbagliare è umano”.

Come afferma M.c. Strocchi (2004) Quando siamo paralizzati dalla paura di sbagliare dobbiamo ripeterci: “Se non provo, rimango perennemente allo stesso livello. Se invece provo ho due possibilità: se va bene, posso migliorare la mia vita, se va male posso migliorare me stesso imparando dai miei errori”

Nell’apprendere la modalità corretta di trattare gli errori dobbiamo imparare a riconoscere e a sfidare il nostro vecchio modo di pensare. Quando sbagliamo impariamo a non dire più a noi stessi che siamo “stupidi” e sostituiamo questo pensiero disfunzionale con “Questa volta non ho gestito bene la situazione come avrei voluto”. Impariamo poi ad elencare ciò in cui abbiamo sbagliato e poi , invece di buttarci giù con l’autocritica, guardiamo dritto al problema e cominciamo a vedere ciò che possiamo fare per risolverlo.

Ammettere i propri limiti aiuta la persona a vivere meglio e suscita la simpatia degli altri.  In fondo la gente troppo perfetta risulta falsa e non piace: le persone apprezzano maggiormente chi ha il coraggio di ammettere i propri limiti e confessare le proprie debolezze.

 

 

 

 

 

 

 

La Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa a Roma, riceve privatamente su appuntamento

Per contatti:

https://psicologoinfamiglia.myblog.it/list/contatti/contatti.html

 

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>