Pet Therapy: quando gli animali ci aiutano a stare bene

A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa e psicoterapeuta

Con la collaborazione della Dott.ssa Laura Rossi Martelli, etologa e mediatrice nelle pet-partnership


La  Pet therapy è una forma di intervento terapeutico il cui scopo è migliorare la qualità della vita dell’essere umano attraverso una relazione “significativa” con un animale d’affezione, sviluppandone le valenze positive. Infatti queste possono  essere di tipo pratico, come accade a cani di servizio che spesso lavorano accanto a persone con svantaggi fisici e sociali più o meno rilevanti. Tali valenze però hanno consistenza soltanto se si sviluppa l’aspetto affettivo/emotivo della relazione. Il legame che si viene a stabilire con l’animale.

Per saperne di più in merito a quest’importante forma di aiuto ho intervistato la mia amica Laura Rossi Martelli, etologa e mediatrice nelle pet-partnership.

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 Nella foto: Laura Rossi Martelli, etologa


Laura, grazie per essere oggi con noi a parlare di un argomento così speciale. Per iniziare, ti va di presentarti ai lettori del blog Psicologo in Famiglia?

Certo. Sono Laura Rossi Martelli, etologa e mediatrice nelle pet-partnership. Vivo in un luogo stupendo, sul Lago di Garda, insieme a un cane che mi pone domande e a un fidanzato che mi stimola a trovare risposte. Ho una missione: diffondere benessere nella relazione uomo-animale.

In cosa consiste esattamente  il tuo lavoro?

Il mio lavoro consiste nell’aiutare le persone a scoprire come  un corretto approccio con un animale aumenti salute e serenità. La mia missione è il benessere nella relazione uomo-animale.

Un tua definizione personale di PET THERAPY?

Pet-therapy è dare alle persone l’opportunità di trovare nell’animale la fonte del proprio benessere. Le modalità di approccio in questa relazione sono uniche a seconda del binomio, come in ogni relazione. 

La pet-therapy nasce come co-terapia che utilizza l’animale per rilassare, distrarre e instillare nel paziente la fiducia verso l’equipe medica. Fare pet-therapy oggi significa far scoprire alle persone gli innumerevoli benefici che un animale (meglio se il proprio, con cui si ha una stretta convivenza) porta alla persona: lavorare sulla relazione uomo/animale per formare un binomio felice indipendentemente dalla presenza del pet-therapista.

Quando hai deciso di iniziare a fare questo lavoro? E perché?

Ho intrapreso questo percorso seguendo le mie emozioni. Nel momento di decidere “cosa farò da grande?” ho agito per esclusione: è rimasto il mio nucleo. Mi sono laureata in Scienze Naturali con una tesi sugli scimpanzé, poi ho seguito la Specialistica in Etologia approfondendo lo studio dei cavalli. Durante la formazione universitaria ho conseguito diplomi in Pet-therapy e vissuto esperienze a contatto con diversi animali e persone. Credo nell’importanza di una continua formazione, accompagnata da un continuo ascolto e pratica. Per me gli animali rappresentano il mio modo di comunicare con il mondo, sono parte integrante del mio essere, sono l’àncora della mia vita. Il mio progetto è di diffondere questa sensazione, sfruttando al massimo il potenziale della relazione uomo-animale.

Ti va di raccontarci un caso interessante in cui il tuo intervento è stato utile?

Ogni relazione uomo/animale che mi coinvolge mi riempie di energia positiva e di commozione: la soddisfazione è vedere che, una volta data la giusta rotta, la barca va avanti da sola, anche senza di me, prendendo direzioni inaspettate e più che soddisfacenti. Ricordo quando improvvisamente un paziente mi ha sorpreso rispondendo ad alcune mie proposte che aveva fino a quel momento rifiutato: lui e il cane si intendevano alla perfezione, ero io la nota stonata nella loro relazione, ero io che non mi ero sintonizzata sulle loro modalità comunicative. Fare pet-therapy significa anche stravolgere le nostre abitudini comunicative, mettersi nei panni dell’altro: è un esercizio che si rivela molto utile nella vita. 

Chi in particolare può ricavare benefici da sessioni di Pet therapy? 

Tutti. Dalle persone con varie disabilità (psichiche e/o motorie) ai bambini, agli adolescenti, e a tutti quelli che ne hanno bisogno anche senza saperlo. Sono i comportamenti dei nostri animali a dare indizi sui bisogni della persona: intervenendo, con ascolto e pazienza, è possibile risolvere ad esempio piccoli problemi comportamentali del nostro animale e poi scoprire, con sorpresa, di stare meglio sotto certi aspetti. Io lo sperimento tutti i giorni: è un viaggio lungo, dove solo la pratica costante dà i risultati. L’importante è non arrendersi, perché quando “si lavora” con un animale si sta lavorando anche con se stessi: possiamo regalare (anche se non ve lo consiglio) il nostro animale perché incapaci di gestirlo, ma non possiamo abbandonare noi stessi. 

La Pet Therapy viene impiegata sia con bambini che con adulti? Ci sono differenze? E se si quali?

La pet-therapy abbraccia tutte le età. Con i bambini si usa il gioco: divertendosi si rafforzano le basi sulle quali costruire l’adulto, si lavora sul potenziamento della loro naturale empatia, si insegna loro come rispettare gli animali, come comunicare con loro, quali sono le diversità, i punti in comune, le responsabilità e le opportunità: insegnamenti che i bambini poi adottano non solo verso gli animali, ma anche verso le altre persone. I bambini già sanno: vanno solo incoraggiati a proseguire nella giusta direzione. Ogni attività ha un notevole riscontro, immediato, nella vita del bambino, dagli aspetti sociali alla formazione del carattere. 

Con gli adulti si attua invece un processo inverso: ci si abitua a parlare meno e a “sentire” di più. Con una personalità già formata non si piantano altri alberi, ma si potano certe resistenze. Le finalità di un intervento di pet-therapy sono molteplici, e il sostegno di altre figure specializzate di cui mi avvalgo in certi casi può essere fondamentale. 

Nella tua storia di vita quanta importanza hanno avuto gli animali? Come e in che modo ti hanno aiutata?

Gli animali hanno sempre fatto parte della mia vita, sono stati fondamentali in ogni fase della mia crescita. Sentivo che gli animali mi facevano stare bene anche se non conoscevo ancora i meccanismi scientifici sottintesi. È quello che accade a tutti i bambini, che tendono naturalmente ad una forte empatia nei confronti degli animali. Poi cresciamo e dimentichiamo…

Ogni animale riflette un aspetto della mia persona. Interagendo con cani, gatti, cavalli…mi sono accorta che ogni specie fa vibrare corde diverse, riflette un suono che mi appartiene. Vorrei suonare in modo armonico, come in un orchestra. Purtroppo, la vita ti mette a dura prova: trovare benessere in me stessa è una sfida quotidiana, ma per fortuna mi aiutano gli animali! 

A chi consiglieresti di richiedere il tuo aiuto?

A tutti quelli che sanno come stare bene con il loro animale, ma vogliono sapere perché, e a tutti quelli che desiderano ricevere un delicato aiuto. 

È chiaro che i luoghi di applicazione non sono più solo le scuole, le strutture residenziali per gli anziani o i centri psichiatrici: è la casa, il luogo dell’intimità e porto sicuro, a diventare luogo privilegiato per rafforzare l’intesa del binomio, e imparare a stare bene.

 

Un sincero ringraziamento alla mia amica Laura per la sua collaborazione. E i miei complimenti per aver scelto un lavoro davvero speciale…

Di seguito vi indico i suoi riferimenti web:

Sito web: www.laurarossimartelli.net

Pagina Facebook: www.facebook.com/pages/Laura-pet-therapist

E-mail: [email protected]

 

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