A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale a Roma
“Mi piace pensare alla vita come a un fiume, con rapide e cascate. Ci sono periodi in cui tutto sembra scorrere liscio. Sei sulla tua canoa, remi con comodo e ti godi il panorama. Un giorno fluisce nell’altro, risolvi ogni piccolo problema e ti rimane anche del tempo per rilassarti. E poi, gradualmente, la corrente accelera; è ancora possibile farcela, ma bisogna impegnarsi un pochino di più. Successivamente arrivano le rapide e di colpo ogni cosa diventa più difficile. Può trattarsi di un nuovo progetto di lavoro, della malattia di qualche membro della famiglia, di un trasloco oppure di un licenziamento. Quale che sia la ragione, in questi momenti governi faticosamente la canoa, lottando per restare a galla. La mattina ti svegli con la sensazione di essere già in ritardo e ogni giorno diventa una folle corsa contro il tempo per portare a termine gli impegni. E poi le rapide si fanno più veloci e tu continui ad avanzare in quella direzione. Tu “devi”, “sei costretto”, “non hai altra scelta”. Vai avanti, avanti, avanti. E in lontananza senti già lo scroscio della cascata e ti convinci che la tua unica possibilità sia remare con più vigore. Devi superare quelle rapide, in un modo o nell’altro, e cercare di metterti in salvo. Altrimenti, la cascata ti trascinerà con sé.
(Tratto dal testo di Nicholas Sparks, ‘Tre Settimane, Un Mondo’)
Mi sono casualmente imbattuta in questo estratto dal testo di Nicholas Sparks, ‘Tre Settimane, Un Mondo’ e confesso di esserne rimasta colpita. Mi ha profondamente affascinato la metafora della vita come un fiume che scorre alternando momenti di tranquillità a pericolose rapide.
E oggi voglio riflettere con voi su questo concetto che riguarda tutti noi.
E’ vero. La vita è un fiume che tu attraversi con la tua canoa. Ci sono giorni in cui sei tranquillo e osservi il panorama, senti il sole che ti scalda il viso e ti godi la pace del momento. Ma poi, quando meno te lo aspetti, la corrente inizia a trascinarti via e tu, se vuoi salvarti, devi superare le rapide. Non sono ammesse distrazioni, non puoi perdere tempo e devi solamente ‘agire’.
Nel nostro quotidiano ci troviamo nella stessa situazione, ci sono momenti in cui, se non troviamo la forza di reagire, veniamo travolti.
Molti si lamentano di non avere questa forza, ma in realtà non è così. La forza fa parte del bagaglio di ogni essere umano. Ognuno ce l’ha in dotazione ma, per essere ‘tirata fuori’, è necessario volerlo.
Alla foce arriverà solo chi sarò in grado di remare talmente forte da contrastare la corrente. Chi starà fermo a guardare verrà inevitabilmente trascinato via.
A volte non c’è tempo da perdere in lamenti e pianti e bisogna solo remare forte e, se non basta, ancora più forte. Non possiamo prendercela con la corrente, dobbiamo affrontarla.
In psicologia questa forza di “far fronte, resistere, integrare, costruire e riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita” ha un nome ben preciso, ‘resilienza’.
Resilienza è un concetto profondo che non si limita a descrivere la capacità dell’uomo di contrastare gli eventi difficili della vita ma indica anche l’importante capacità di trasformare un’esperienza dolorosa in apprendimento, inteso come la capacità di acquisire competenze utili al miglioramento della qualità di vita e all’organizzazione di un percorso autonomo e soddisfacente.
L’individuo resiliente è disposto al cambiamento, impara dai suoi errori e ricostruisce e, soprattutto, si assume il rischio di vivere la vita con tutto ciò che che comporta, piuttosto che limitarsi a guardarla da fuori, come spettatore.
L’individuo resiliente non solo affronta le rapide ma, quando è in difficoltà, ricorda a se stesso tutte le altre volte in cui ha sconfitto la paura ed è andato avanti. L’individuo resiliente è colui che ha imparato a salvarsi dalle rapide senza maledire il fiume.
Non abbiamo scelta, se vogliamo restare a galla, goderci il panorama e scoprire dove ci porterà il fiume della vita, dobbiamo imparare a remare. Altrimenti, la cascata ci trascinerà con sé.