Il Principe Azzurro: sogno o realtà?

A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa a Roma

Assistenza tecnica video: a cura del Dott.Stefano Naldini

 

 

Nel video: la Dottoressa Francesca Saccà ospite della trasmissione di Sat2000 “Formato Famiglia” (puntata del 14.12.2009) dal titolo “Aspettando il Principe Azzurro”

 

Tutte le donne sin da quando sono piccole cominciano a delineare nel loro immaginario l’ideale dell’uomo vorrebbero accanto. Prende forma così il “principe azzurro interiore”, che svolge una importante funzione di modello e punto di riferimento per quelle che saranno le future scelte affettive.

Generalmente le caratteristiche che vengono attribuite al cavaliere “interiore” sono la fedeltà, la dolcezza, l’intelligenza, la forza, l’affetto anche se i valori richiesti al principe ideale variano da donna a donna e anche con l’età: se durante l’adolescenza si cerca prevalentemente il bello, dai trent’anni in su oltre al bello si cerca sempre di più l’affetto e la stabilità, si comincia a ragionare in termini di condivisione e progettualità e si cerca la persona giusta con cui costruire una famiglia o comunque portare avanti un progetto di vita.

Percorrendo la strada della vita ogni donna incontra  più  partners e per ognuno si pone la fatidica domanda: sarà lui quello giusto? Corrisponde lui a quello che ho sempre cercato?

Da qui il nostro quesito: possiamo effettivamente trovare nel mondo reale una figura che incarni ciò che è stato sempre sognato?

Di certo esiste nel mondo reale per ciascuna donna una persona o anche più persone a lei complementari, in grado di essere compagni piacevoli con cui condividere un amore appagante. Solo che spesso questi uomini non hanno precisamente le caratteristiche del cavaliere interiore. E’ ipotizzabile che la relazione tra un compagno di vita e il principe ideale sia quella di una vaga somiglianza.

La grande verità, che nessuno ci ha mai insegnato, è che possediamo personalità sfaccettate e complesse e nessun compagno, nemmeno quello per la vita, può soddisfarle interamente. Chi ci rassicura può non saperci emozionare e chi ci emoziona può non essere rassicurante, ecco perché spesso possiamo essere attratti da persone diverse alla ricerca di un “tutto” che ci completi. Neanche  il partner dei “sogni” può esaurire il caleidoscopio delle nostre esigenze personali, affettive e caratteriali, esigenze a volte sconosciute persino a noi stessi.

Il rischio più grande dunque è quello che la donna proietti sul corteggiatore caratteristiche e virtù che esistono solo nella sua fantasia. La mente realizza al suo interno un’immagine della persona amata, e nel creare questa immagine interiore viene catturata dall’amore. Già Dante, infatti, sembra sapere che l’uomo non si innamora di una persona del mondo reale se, quando la incontra, non ha già creato intrapsichicamente un’immagine interiore.

Uno degli errori  che le donne frequentemente compiono riguarda proprio la sfera delle aspettative: al principe azzurro si chiede molto, e questo può essere giusto, ma non si può chiedere troppo poiché si rischia di caricare sul nuovo arrivato delle aspettative irrazionali.

A proposito di aspettative irrazionali molto spesso il principe viene visto come una sorta di “salvatore” il cui unico compito è appunto quello di salvare la donna che lo attende. Ecco che allora dovrà essere forte, salvare la donna dalle sue paure e insicurezze, comprendere sempre e comunque, capire, riempire voragini affettive, non dovrà mai deludere. Ragionare in questo modo non è d’aiuto perché è vero che l’amore può essere un bastone cui appoggiarsi per non cadere ma non può e non deve essere solo questo.

Anche l’uomo è alla ricerca della sua donna ideale, della sua principessa e anche lui ha dei bisogni che è giusto accogliere e rispettare.Anche gli uomini, una volta certi di avere di fronte la donna ideale, sono disposti a dare molto. Ma devono, appunto, essere sicuri di quello che sentono. E’ giusto e comprensibile. Una donna che li carica di troppe aspettative, che non li ascolta  e che chiede unicamente di soddisfare le sue richieste affettive rischia di allontanarli.

In conclusione  concediamoci il tempo di sognare, ma diamo spazio anche ad una dimensione reale; arginarsi dietro immagini ideali e idealizzate  di come “dovrebbe essere” la persona da amare non aiuta anzi si rischia di caricare il proprio compagno o compagna di un peso che a volte è difficile sopportare.

Pur non esistendo una ricetta che ci spieghi come trovare l’amore giusto per noi sappiamo di certo riconoscere la persona da amare perché è solo con questa che siamo noi stessi, che  riusciamo ad essere spontanei, che sentiamo di poter condividere il nostro bagaglio di vita e, anche se non ha il cavallo bianco e l’abito azzurro, andrà bene lo stesso…

 

Un particolare ringraziamento al Dott. Stefano Naldini e al suo supporto “tecnico”…

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