A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa a Roma
E’ assolutamente naturale per un uomo o una donna trovare difficoltà nell’innamorarsi soprattutto dopo tanto tempo vissuto come “single”. Anche se le cause di questi timori possono essere svariate, la maggior parte è riconducibile ad una sorta di “meccanismo di difesa” secondo il quale “non amiamo per non soffrire”. Infatti, se una passata delusione d’amore ci ha profondamente ferito possiamo arrivare al punto di non volerne più sapere d’innamorarci per il timore di soffrire di nuovo o essere nuovamente delusi.
Altre cause possono essere riconducibili alla paura di dover rinunciare alla libertà: libertà di poter essere, vivere e agire senza dover rendere conto ad un compagno/a. Non dimentichiamoci che amare significa impegnarsi, gettare la maschera esterna che spesso si indossa, rivelare all’altro le nostre debolezze. Ci sono persone che difficilmente vogliono perdere la libertà che il loro status di “single” comporta e dunque vivono una profonda difficoltà nell’intrecciare relazioni sentimentali. Il termine esatto che indica la paura di amare è PHILOFOBIA: questa paura, nei casi più estremi, può manifestarsi con gli stessi sintomi di un attacco d’ansia: dispnea, sudore eccessivo, nausea, tachicardia, ed altri sintomi tipici dell’ansia. A livello sintomatologico è proprio l’ansia il sintomo che riscontriamo più frequentemente nelle persone che vivono questa condizione.
Dopo che ha superato l’iniziale difficoltà e il timore di lasciarsi andare a un sentimento “sopito” da tempo, l’individuo che intreccia di nuovo una relazione sentimentale vive emozioni profonde e appaganti che lo fanno sentire ancora una volta “vivo”.
Dal punto di vista del benessere psicologico questo “tsunami emotivo” è assolutamente positivo in quanto stimola la persona a riaffacciarsi alla vita, a sentirsi amata e stimolata nell’agire, nel divenire e nel credere ancora.
La possibilità di credere una altra volta nell’amore è un ingrediente prezioso per l’equilibrio psichico dell’individuo.
Nel momento in cui la persona percepisce la sua insicurezza di fronte alla possibilità di intrecciare un nuovo rapporto non dovrebbe mai fuggire dinanzi a questa paura bensì cercare di comprenderne le ragioni.
Laddove non ce la facesse da sola, la persona che ha “paura d’amare” dovrebbe ricorrere all’aiuto di un esperto insieme al quale capire l’origine dei timori e soprattutto individuare le modalità più funzionali per uscire da questa condizione di “solitudine forzata”.
Armenio says:
ma i commenti vengono accettati?
Dott.ssa Francesca Saccà says:
Certo, anche se prima di essere pubblicati definitivamente vengono valutati!
Cordiali saluti