Psicologi in ‘saldo’ su Groupon

Perché è importante fare attenzione a queste offerte

A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa e psicoterapeuta a Roma

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Chi non conosce Groupon, il celebre sito che offre ogni giorno, a prezzi convenienti, delle offerte a scadenza breve (2-3 giorni)? Il principio è quello di raggruppare un determinato numero di persone di una città e dintorni che siano interessate ad acquistare buoni per un prodotto (di qualsiasi tipo) o un servizio locale (cinema, spettacoli,concerti) così da ottenere forti sconti.

Da qualche tempo mi ero accorta che anche alcune prestazioni a carattere sanitario (check up medici, visite specialistiche ed altro) erano in offerta sul celebre sito ma il vero colpo l’ho ricevuto qualche giorno fa quando un amico mi ha messo al corrente che anche alcuni colleghi psicologi avevano deciso di promuovere accattivanti offerte all’interno di questo spazio web.

Ho deciso pertanto di scrivere un articolo che, preciso, non vuole in alcun modo giudicare la libertà promozionale dei mie colleghi ma mira unicamente a raccogliere le mie riflessioni in merito a questa nuova iniziativa e a far valutare con prudenza l’utente che riceve questo genere di offerte.

Innanzitutto spieghiamo in cosa consiste il ‘Modello Groupon applicato alla psicoterapia’. In pratica vengono offerti pacchetti di due, tre, massimo quattro sedute dove vengono offerte consulenze e interventi sulle problematiche presentate dalla persona che chiede aiuto.

Davvero interessante la descrizione di una di queste offerte “Attraverso il dialogo, l’ascolto delle emozioni, l’espressione dei desideri e delle fantasie potrai mettere ordine fra i tuoi pensieri, scoprire dove e come agire diversamente e ritrovare così la serenità. Seduta dopo seduta, instaurerete un rapporto privilegiato di conoscenza e di fiducia per superare nel tempo i problemi e cambiare in meglio la vita”.

Tutto molto bello e accattivante. Il problema è solo uno, il tempo. Da psicoterapeuta che conosce approfonditamente le complesse dinamiche di un processo terapeutico posso garantire che un serio e vero processo psicoterapico non si risolve in poche sedute ma ha bisogno di tempo.

Ed è proprio la questione ‘tempo’ che genera ambiguità e confusione nell’utente: poche sedute per la risoluzione di un problema. Fantascienza per noi addetti ai lavori che conosciamo benissimo la reale durata di un percorso (che, precisiamo, ad oggi non è più ‘infinita’ come in molti ancora credono, ma, trattandosi di processi mentali, non può neanche essere un mordi e fuggi).

E se alla fine del pacchetto in offerta il problema non è risolto? Beh… se si vuole continuare il lavoro la tariffa tornerà ad essere quella normale, altrimenti si verrà congedati con un bel ‘Arrivederci e Grazie’.

Si presuppone che chi si rivolge a un’offerta su Groupon per andare dallo psicologo non abbia la disponibilità economica per permettersi un percorso di psicoterapia non in ‘offerta’ e dunque, visto che noi psicologi sappiamo benissimo che un disagio psicologico non può essere risolto in tre o quattro incontri ma l’utente medio questo non lo sa (anzi spesso vuole sbrigarsi!), che messaggio divulgano i colleghi che si promuovono su Groupon? Ci vuole decisamente corraggio, a fine pacchetto, a dire:  ‘Arrivederci’, oppure: ‘Se vuole continuare il prezzo da adesso è più alto’. Non è più onesto spiegare da subito come funzionano le cose in psicoterapia e garantire un supporto costante nel tempo che non può, eticamente parlando, avere una scadenza predefinita?

Con tutto il rispetto non credo che chi faccia questo genere di offerte sia un buon samaritano della psicologia. Allora, se davvero si vuole venire incontro alle esigenze di chi non può permettersi un aiuto, perché non promuovere un percorso di una durata rispettabile (con rispettabile intendo almeno un anno) a un prezzo accessibile e non svilente? La persona si sentirebbe sostenuta nel tempo e comprenderebbe che andare dallo psicologo è una cosa seria, per questo c’è un costo.

Ed è vero,  il costo di una psicoterapia non è basso. Ma la cura dell’anima è un processo delicato che richiede un investimento in termini di impegno, tempo e fatica da parte del professionista che prende in carico una persona (ricordiamo che prendere in carico significa ‘seguirla nel tempo’).

Il professionista ha fatto un lungo percorso di formazione per arrivare a svolgere questo delicato lavoro che non si riduce a una semplice operazione di ascolto come ahimè spesso si sente ancora dire dalle persone che non conoscono affatto la complessità di tali dinamiche.

Come sostiene il collega Dott. Enrico Maria Secci “Il “modello Groupon” sembra scavalcare un principio di accesso dell’utenza basato sulla competenza, sulla sensibilità professionale, sulla qualità dell’attenzione e del servizio al paziente e non sul prezzo della prestazione. Infatti difficilmente chi si dedica con serietà, rigore e amore al proprio lavoro è disposto a screditarlo e screditarsi, svenderlo e svendersi proponendo prestazioni gratuite o pseudo-promozioni in stile asta online.
Tuttavia la “pressione” della crisi, forse, fa dimenticare a chi gestisce uno studio professionale il valore della propria formazione e del proprio mandato e, soprattutto, distrae da un fatto molto triste e probabilmente inevitabile: finite le prestazioni “gratuite” o al ribasso nessuno sarà disposto a riconoscere al professionista il costo reale della sua prestazione e chiuderà là il rapporto, con grave danno per se stesso, per il professionista a cui si è rivolto e, indirettamente, per la categoria a cui quest’ultimo appartiene
”.

Il Dott. Secci ci parla di un nuovo fenomeno: “Il web-souk sanitario. Primi colloqui gratuiti, sconti, promozioni e “saldi” sino al 70% costellano il web di offerte di prestazioni sanitarie psicologiche e non. Un mercato al ribasso urlato, un coro a cui ogni giorno si aggiunge una voce, un’inserzione, un richiamo accattivante per quanti, non conoscendo le peculiarità della professione, potrebbero pensare che un professionista in saldo convenga. Ma una psicoterapia o un’altra prestazione sanitaria non è un maglione made in China, né un capo che, a parità di qualità, può essere comprato a poche lire usando la semplice accortezza di scegliere un negozio economico. Per questo motivo occorre considerare con molta prudenza le “offerte” e porsi qualche domanda sul perché in un mercato in cui si compete tradizionalmente sul piano della preparazione professionale, della qualità e dei risultati, c’è chi sceglie di misurarsi al ribasso sull’onorario”.

Il rischio più grande che noi come categoria corriamo laddove questo genere di offerte dovesse prendere il sopravvento è quello di un grave danno all’immagine (un ulteriore danno visto che purtroppo i pregiudizi in fatto di psicologi e psicologia sono ancora troppi!) che andrebbe ad alimentare  la rappresentazione già confusa e distorta che i pazienti hanno delle professioni sanitarie e del livello di affidabilità, serietà qualità, efficienza ed efficacia di chi ci lavora.

Lo psicologo in offerta’, ‘lo psicologo in saldo’ non è un modello corretto in quanto non permette all’utente di lavorare su uno degli elementi fondamentali in ogni rapporto medico-paziente, l’alleanza e la relazione terapeutica che non si fondano di certo su costi ribassati ma sulla fiducia e la qualità del lavoro che offre il professionista, elementi che si costruiscono nel tempo e non nello spazio di un pacchetto offerta di due-tre sedute.

Un altro elemento che viene sacrificato sull’altare del web souk sanitario è la MOTIVAZIONE del paziente, che non può essere attratto solo da prezzi irrisori. Ogni paziente deve essere motivato ad intraprendere un percorso psicologico in cui dovrà impegnarsi e mettersi in gioco. Se  la spinta che porta a contattare il professionista è unicamente dettata dal prezzo possiamo dire che la terapia è fallita da subito.

E’ giusto e corretto precisare che a questo discorso fanno eccezione le campagne di sensibilizzazione gratuite organizzate annualmente e coordinate a livello locale o nazionale con lo scopo di promuovere la categoria professionale e non il singolo professionista.

Alla luce di questa serie di considerazioni mi auguro che il modello Groupon applicato alla psicologia declini quanto prima. Vedremo.

Intanto concordo con il Dott. Secci sul fatto che  ‘una concorrenza reale in ambito psicologico e clinico debba svilupparsi, nell’interesse dei pazienti, non sul prezzo, ma sulla disponibilità di informazioni chiare e dettagliare dell’offerta, sulla visibilità dei profili e delle competenze professionali e sullo sforzo congiunto di fornire al più ampio numero di persone possibili un servizio accessibile, equo e di qualità’.

 

Siti web consultati:

https://enricomariasecci.blog.tiscali.it/2012/09/09/psico-groupon-il-web-souk-nelle-professioni-sanitarie/?doing_wp_cron

https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/news/1603/Prestazioni-sanitarie-su-Groupon-Vera-convenienza-o-specchietto-per-le-allodole

 


2 thoughts on “Psicologi in ‘saldo’ su Groupon”

  • Gianluigi says:

    Sono in accordo parzialmente . Credo che l’utilizzo di groupon sia a solo titolo pubblicitario e che l’utente sia ben conscio che la soluzione del suo problema non avvenga certo con tre sedute. Talvolta per iniziare la professione in un posto dove nessuno ti conosce , la promozione (anche in questi luoghi virtuali) sia l’unico mezzo . Da paziente invece credo che la possibilità di usufruire di pochi incontri ad un prezzo ragionevole mi dia anche la possibilità di valutare la persona dello psicologo ( se mi da fiducia e se mi piace ) e di conseguenza se continuare con lui altri incontri.

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