Diventare mamma: i risvolti psicologici della gravidanza

_gravidanza.jpgA cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa a Roma

 

 

 

“Nessuno stato è così simile alla pazzia da un lato, e al divino dall’altro quanto l’essere incinta. La madre è raddoppiata, poi divisa a metà e mai più sarà intera” (Erica Jong, Fanny, 1980)

 

 

Felicità e allo stesso tempo tristezza. Gioia e paura. Eccitazione per la novità, nostalgia per il passato  e timore del cambiamento. La gravidanza è tutto questo e molto di più: la donna da quando scopre di essere incinta sale su una vera e propria altalena emotiva.

Fondamentale dunque parlare di questo “tsunami emotivo” e per farlo vi propongo l’intervista che ho fatto a Maria Luisa, giovane donna che da quattro mesi ha iniziato questo incredibile viaggio.

 

Dott.ssa Saccà: Maria, come hai reagito quando hai scoperto di essere incinta?

Maria Luisa: Poter avere un bambino con mio marito è da sempre uno dei sogni della mia vita e da qualche tempo ci pensavamo più intensamente. Appena avuta la certezza del concepimento, ho avuto per diversi giorni una paura incontrollata di non essere all’altezza o che la nostra vita potesse cambiare all’improvviso, ho pensato che il tempo trascorso insieme era troppo poco (nonostante 7 anni di fidanzamento) ma poi mi sono resa conto che era il mio inconscio a dettare paure infondate. Ne ho parlato a lungo con mio marito e pian piano mi sono rilassata e la gioia pura ha iniziato ad esser parte integrante delle nostre giornate.

 

Dott.ssa Saccà: Quali sono i motivi di felicità e quali quelli di paura?

Maria Luisa: La gioia più grande è di poter realizzare un sogno che io e mio marito abbiamo da sempre; crediamo molto nella famiglia e nell’importanza dei bambini nella stessa.

Le maggiori paure riguardano il cambiamento di vita e soprattutto il timore di non  trascorrere più del tempo “solo nostro”; c’è poi anche il timore che gli altri non capiscano la delicatezza del momento che stiamo vivendo e che possano emarginare la nuova famiglia che si sta creando.

E poi c’è una paura tutta femminile e forse superficiale…quella di esser vista con occhi differenti dal proprio partner…ma a pensarci bene non vi è amore piu’ grande del mettere al mondo una creatura con la persona che si ama.

Un’altra grande  paura riguarda la salute del nostro piccolo ma per fortuna, grazie ai controlli periodici che stiamo facendo, ogni timore si sta dissipando.

 

Dott.ssa Saccà: Ora sei al quarto mese. Quali sono i tuoi pensieri ed emozioni ricorrenti?

Maria Luisa: Per i primi tre mesi le emozioni son state contrastanti, il mio corpo ha reagito in maniera molto forte al nuovo arrivo, ho perso diversi kg e son dovuta rimanere in casa per quasi un mese ma ora che la mia condizione fisica sembra migliorare devo dire che mi trovo spesso a pensare alla nuova famiglia, al primo momento in cui vedrò mio figlio e all’emozione che vedrò negli occhi di mio marito Andrea e nelle persone che ci amano. C’è poi sempre un po’ di ansia prima di ogni visita di controllo dalla ginecologa o nel momento in cui sento la mia pancia avvertire qualcosa di strano o di nuovo: ogni piccolo movimento è segnale di allerta per me che sono alla prima esperienza ma la dottoressa mi tranquillizza dicendomi che probabilmente è lui/lei che iniziano a farsi conoscere!

 

Dott.ssa Saccà: Cosa senti stia cambiando dentro di te a livello psicologico?

Maria Luisa: Da una parte devo ammettere che lo spavento è molto, non ho mai  affrontato un’esperienza del genere e talvolta mi sento spaesata ma allo stesso tempo sento dentro di me una ricchezza immensa, so di poter vedere realizzato il sogno di molte coppie che purtroppo, a differenza di me, hanno difficoltà nel poter concepire o che devono aspettare del tempo prima di poter coronare il loro sogno.

Comincio a sentirmi diversa e più forte. So che da ottobre in poi (il mese previsto per il parto) non sarò più soltanto io ma dovrò esser forte, dolce e salda per la vita del nostro bambino e per mio marito.

 

Dott.ssa Saccà: Sicuramente c’è una differenza tra l’immaginare la gravidanza e viverla nella realtà. Raccontami questa differenza

Maria Luisa: Apprezzo moltissimo questa domanda e credo possa esser utile a tante ragazze che stanno affrontando la mia stessa esperienza! Immaginare la gravidanza, sentirne parlare in televisione o leggerne sulle riviste fa sembrare tutto semplice e quando invece arrivano le giornate nere in cui ti senti male e non riesci nemmeno ad alzar la testa, ti senti strana e sola al mondo. Ci si accorge di vivere in un altalenare tra gioia, sacrificio, dedizione e tanta pazienza. Ora che aspetto un bambino presto maggior attenzione ai racconti delle altre mamme in attesa e mi accorgo che, con immenso amore, ognuna ha dovuto sopportare dei periodi duri pur di veder nascere sano e tranquillo il proprio figlio.

 

Dott.ssa Saccà: Quale consiglio daresti a una giovane mamma che, come te, sta affrontando questo importante cambiamento di vita?

Maria Luisa: Vorrei dire a tutte le mamme che tutti i sacrifici, le giornate in cui il corpo o l’umore  non ci sostengono saranno dimenticate di fronte alla bellezza e alla dolcezza delle nostre creature. Inoltre ci tengo a ribadire che la verità non sta nel credere che tutte le gravidanza siano uguali o semplici ma che ogni gestazione è a sé e di non preoccuparsi se si hanno dei sintomi diversi da quelli solitamente descritti: parlare con i medici è la miglior soluzione per mantenere la calma e far star tranquillo anche il bambino che abbiamo in noi. Inoltre è importante contare sulla famiglia e sulle amicizie vere che sono la fonte di amore piu’ puro da cui attingere nei momenti di paura o di bisogno. Vedere le mie amiche commuoversi per la prima ecografia e scorgere nei loro occhi la vera emozione è stato per me un momento indimenticabile.

 

Dott.ssa Saccà: Pensi che potrebbe essere importante un sostegno psicologico in questa fase di vita? E, se si, perché?

Maria Luisa: Personalmente credo che un sostegno psicologico possa essere di notevole aiuto in questo momento, specialmente nei primi mesi di gestazione quando tutto cambia, dal proprio corpo al rapporto con il partner, alle mille sensazioni fino ad ora sconosciute. In questo momento ogni pensiero della futura mamma è molto delicato e poterne parlare con uno psicologo potrebbe rappresentare un importante punto fermo. Ritengo che con un appropriato percorso psicologico si possano superare molti timori fondati o non, legati a questa nuova esperienza fino ad ora sconosciuta ma meravigliosa.

 

Ho deciso di pubblicare questa intervista perché credo sia fondamentale parlare dei risvolti psicologici che vive una donna nel momento in cui inizia la gestazione. Sappiamo che una gravidanza vissuta bene da un punto di vista psicologico incide in maniera positiva sul neonato che, come confermano svariati studi, dorme di più, mangia meglio, è più calmo, contrae minori infezioni e malattie. 

E’ assolutamente naturale che ogni donna viva la gravidanza in una costante oscillazione tra sentimenti, pensieri ed emozioni diverse. Come nel caso di Maria Luisa le principali ansie riguardano:

 

•   La donna ed il proprio vissuto corporeo: “Il mio corpo si trasforma, potrò continuare a piacere?”

 

•   Il figlio che dovrà nascere: “Avrà malformazioni fisiche? Avrà tare genetiche? Avrà traumi da parto?” 

 

•   L’ansia legata al rapporto di coppia: “Come cambierà il nostro rapporto con un figlio? Sarà meglio o peggio?

 

E’ chiara anche l’importanza in questa fase di un supporto sociale (famiglia, amici e parenti) che sostenga la mamma nell’attraversamento di questo delicato passaggio.

 

Parimenti importante potrebbe rivelarsi un buon supporto psicologico che aiuti la futura mamma a riflettere sui propri pensieri e sulle proprie paure, a evidenziare e riconoscere i cambiamenti emotivi al fine di tenere la situazione sotto controllo e poterla gestire con la sufficiente tranquillità e consapevolezza.

 

 

 

Ringrazio mia cognata Maria Luisa per la sua preziosa collaborazione augurando a lei e al suo piccolo/a un buon viaggio…

 

 

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