A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa a Roma
Il modello dell’attaccamento si è rivelato più di altri modelli particolarmente adeguato a far luce sulle dinamiche delle relazioni amorose, quali la scelta del partner, le origini dei diversi tipi di amore, il cambiamento degli stili amorosi nel corso della vita o di una stessa storia (Shaver, Hazan, 1992) così come a spiegare le ragioni delle difficoltà nel formare o mantenere legami soddisfacenti nelle relazioni adulte, o addirittura la tendenza a evitare questa naturale inclinazione.
Tuttavia la più stimolante e controversa implicazione della teoria dell’attaccamento applicata alle relazioni amorose è che i modelli relazionali messi a punto nella famiglia di origine tendono a essere estesi alle relazioni adulte (Bartholomew, 1993). Tale orientamento, che coniuga la prospettiva della psicologia sociale con quella dello sviluppo, consente ai ricercatori di articolare maggiormente il nesso fra continuità e cambiamento nelle esperienze relazionali indagando la connessione fra l’esito della rielaborazione della propria storia con la famiglia d’origine e l’esperienza sentimentale (Bartholomew, 1990; Feeney, Noller, 1990; Taborga, Woll, Carter, 1994), nonchè fra la qualità della relazione di coppia e la qualità del legame del bambino ai genitori (Howes, Markman, 1989; Volling, Belsky, 1992; Gloger-Tippelt, 1994).
Sembra che, per lo meno in una relazione stabile, venga scelto quel tipo di partner che consente di confermare la percezione di sè e degli altri, e che giustifica la ripetizione dei propri modelli relazionali (Weiss, 1982; Bartholomew, 1990, 1993; Taborga, Woll, Carter, 1994). Il modello che il soggetto elabora del partner è frutto della sua storia relazionale e delle aspettative trasferite nella nuova relazione, oltre che delle caratteristiche del partner stesso.
In particolare sono tre gli stili di attaccamento in età adulta e presentano caratteristiche ben precise:
Modello autonomo-sicuro: è caratterizzato dalla capacità di vivere esperienze intime e di ricevere e chiedere aiuto.
Modello Insicuro di tipo distanziante-distaccato: è caratterizzato da timore dell’intimità e incapacità di dipendere dagli altri.
Modello Insicuro di tipo preoccupato-invischiato: si distingue per la preoccupazione circa l’affidabilità della figura di attaccamento e la sua disponibilità a soddisfare richieste affettive.
I soggetti sicuri vivono, nei confronti del partner, una gamma di affetti sfumata e in massima parte adeguata rispetto al comportamento e alle reazioni dell’altro. Ricercano dal partner appoggio, cura, ma senza aspettative irrealistiche.
I soggetti preoccupati tendono invece a caricare il partner di aspettative eccessive, sono pronti a idealizzarlo (Feeny, Noller, 1991), ma anche a togliergli qualunque fiducia nella misura in cui non sembra adempiere alle sue funzioni, dimostrando difficoltà ad accettarlo per quello che è.
I soggetti distanzianti, fiduciosi nella propria autosufficienza, tendono a non attribuire al partner funzioni di cura e eventualmente, a vivere i bisogni del partner stesso come eccessivamente interferenti con i propri.
I soggetti sicuri tendono ad unirsi ad altri soggetti sicuri, gli accoppiamenti distanziante-distanziante o preoccupato-preoccupato sono generalmente poco frequenti o di breve durata.
I soggetti insicuri, di tipo sia distanziante che preoccupato, tendenzialmente scelgono un partner insicuro ma con uno stile di attaccamento diverso dal loro. Il soggetto distanziante sceglierebbe un preoccupato che aspira ad un livello di intimità non realistico e in taluni casi psicologico per validare la propria percezione negativa degli altri e giustificare la propria necessità di mantenere una distanza psicologica. Parallelamente, la distanza frapposta dal distanziante servirebbe ad alimentare l’insicurezza e la dipendenza del partner preoccupato che troverebbe così confermati le proprie aspettative e i propri timori.
Dunque è chiaro a questo punto che lo stile di attaccamento di un individuo ai propri genitori predispone ad affrontare le relazioni con maggiore o minore timore; tuttavia questa particolare predisposizione a sua volta può essere modificata dallo specifico stile di attaccamento del proprio partner.
Ed è proprio di questo tema che ci occuperemo la prossima settimana…
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