A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa e psicoterapeuta a Roma
Con il termine ‘vampiri energetici’ ci si riferisce a tutti quegli individui che, per sentirsi potenti e riempire i loro vuoti interiori, si nutrono della forza vitale altrui. Si tratta di persone comuni (amici, conoscenti, colleghi di lavoro, partner) con gravi patologie della personalità che si muovono nel mondo sottraendo alle loro prede energie e dignità.
Le vittime prescelte sono persone semplici, con animo buono, predisposte all’accoglienza e all’accudimento, dunque quelle che hanno maggiori energie cui poter attingere. Ma le vittime non sono necessariamente persone fragili o remissive. Molto spesso il vampiro attacca personalità forti, ottimiste, positive, con un bagaglio di virtù ed energie da intaccare.
Il vampirismo energetico è strettamente correlato al meccanismo della manipolazione mentale: il vampiro utilizza spesso la strategia della manipolazione per sottomettere a livello psicologico la sua vittima.
Ma un vampiro, per esercitare la sua azione, non fa tutto da solo ma ha bisogno della partecipazione della sua vittima in una sorta di gioco a due. La Dott.ssa Robin Stern utilizza al riguardo l’espressione ‘il tango della manipolazione’ in quanto nella manipolazione come nel tango, si è in due a ballare.
Moti si chiederanno: ma come è possibile accondiscendere alle dinamiche di un vampiro e accettare il suo gioco? Accade e molto spesso. Nonostante le percezioni e le sensazioni negative che si hanno frequentandoli, spesso le vittime si accaniscono in una bramosia di approvazione o partecipazione emotiva che non potrà mai avere luogo. A volte bastano pochi gesti di finta empatia (sorrisi, frasi dolci, piccole attenzioni) per nutrire le vittime della falsa speranza di non avere a che fare con un vero e proprio ‘mostro’.
Ricordiamo che la mente umana fatica a riconoscere quel che non le appare familiare. Poiché i vampiri si muovono secondo schemi relazionali ambigui e ignoti generano confusione e incomprensione da parte delle loro vittime che spesso ricorrono all’accondiscendenza come unica possibilità di relazione con questi individui.
Ci si sottomette molto spesso ai vampiri per essere accettati, amati, per paura della solitudine.
La mancanza di autostima e di amore sano di se generano in chi subisce un pericoloso meccanismo di accettazione passiva delle dinamiche imposte dal vampiro relazionale, esercitato in funzione del bisogno di accettazione dell’altro. La vittima preferisce subire piuttosto che sopportare l’idea di essere lasciata in balia di uno tsunami emotivo (paura del rifiuto, della solitudine, di non essere amati) che pensa di essere incapace di sopportare.
Molto spesso il desiderio di totale ‘fusione’ con l’altro spinge le vittime a fare e accettare qualsiasi cosa per proteggere quella ‘sensazione’ di vicinanza con un’altra persona, anche se significa annullarsi come persone.
Il vampiro pertanto può esercitare liberamente il suo gioco in quanto ha campo libero. La vittima ignora i segnali d’allarme e si alimenta della falsa speranza che il mostro non sia un mostro ma solo una persona che va aiutata e accettata così com’è. I vampiri spesso vengono idealizzati dalle loro vittime ed è proprio quest’idea che allontana dalla realtà e fa ignorare prove schiaccianti di un evidente meccanismo vittima-carnefice.
Sono molte le vittime di vampiri energetici che, a proposito del loro legame con tali personaggi, ne parlano come una sorta di ‘incantesimo’ da cui non riescono a liberarsi. In realtà non esiste nessun incantesimo in quanto nessuna persona può esercitare un potere di annientamento così forte su di noi se non glielo permettiamo e sappiamo difenderci.
Diciamo piuttosto che spesso le vittime scelgono di accettare determinate condizioni alla luce delle dinamiche e delle paure sopra elencate.
Fondamentale dunque lavorare sulla propria autostima recuperando amore e rispetto di se e della propria dignità e valore personale. Se non si riesce a farlo da soli può essere prezioso farsi aiutare iniziando un percorso di psicoterapia personale e/o di gruppo. Solo quando possediamo tali strumenti siamo in grado di andare oltre la paura di vedere quella che è la realtà nuda e cruda.
Ricordiamo che la paura annebbia la mente e getta in confusione. La confusione della vittima rende sempre più forte il potere che il vampiro esercita su di lei fino ad arrivare al punto più estremo, il totale annientamento psicologico.
Più dubiti di te stesso, del tuo valore e delle tue capacità
più dai potere al tuo manipolatore di approfittarsi di te
(Dott.ssa Francesca Saccà)
Riferimenti bibliografici
“I serial killer dell’anima. I manipolatori sono tra noi: come riconoscerli, come evitarli, come difenderci da loro”. A cura di Cinzia Mammoliti, Edizioni Sonda, 2012
One thought on “Vampiri energetici: come spezzare l’incantesimo che ci imprigiona a loro”
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