A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa e psicoterapeuta a Roma
Nel post di oggi vi riporto la testimonianza/intervista di una persona che è riuscita a uscire dalla condizione di vittima di manipolazione affettiva, con la speranza che questo scritto possa essere d’aiuto a molti che si trovano imprigionati in condizioni simili.
● Quando ha capito di essere vittima di una manipolazione affettiva?
Se sono stata vittima di manipolazione di certo non ne ero cosciente, pensavo addirittura di essere la parte forte del rapporto ma ad oggi posso affermare che non lo ero, piuttosto mi illudevo di esserlo e la persona con cui stavo giocava a farmelo credere. Ho aperto gli occhi quando ho scoperto il tradimento da parte della persona che amavo. Ho trovato messaggi diretti ad altre persone sul suo cellulare. Quando ho toccato con mano la sua falsità beh allora mi sono tirata fuori dal suo gioco. Comunque la persona in questione era stata molto brava, potrei definirla una ‘stratega’, i primi tempi mi faceva sentire il suo ‘centro vitale’, mi parlava del nostro futuro insieme (con la casa, il cane etc.). Poi pian piano sono iniziati i dubbi, i comportamenti ambigui, e infine il tradimento. Nel tempo ho scoperto che era affetta da un grave disturbo della personalità. All’inizio sono stati anni belli e pensare ora che sia sempre stata la stessa persona mi sembra assurdo…
●Cosa ha fatto per uscirne? Ho chiesto aiuto ad amici fidati e poi ho iniziato delle ricerche perché avevo bisogno di capire, capire perché per tanti anni avevo voluto digerire le sue menzogne, la sua ambiguità, i suoi atteggiamenti altalenanti. Poi ho capito che ero sicuramente in decifit d’amore e accettavo quella condizione pur di non rimanere da sola, pur di essere amata.
●Cosa si sentirebbe di consigliare a una persona che come lei sta subendo una manipolazione dal proprio/a compagno/a? A una persona che, come me allora, sta soffrendo per questa situazione consiglio di essere forte, di avere coraggio, di non isolarsi, cercare subito aiuto. Nella mia esperienza, dopo che ho capito chi avevo di fronte, lasciare il mio carnefice è stato l’unico modo per tornare a vivere una vita serena ed equilibrata.
●Come è la sua vita oggi? Cosa prova nei confronti del suo/a carnefice ? Ad oggi mi sento come liberata da un incantesimo malefico, credo di provare pena per questa persona, anche lei è una vittima, certo però forse un po’ più cosciente di quello che ero io.
●Molte persone, dopo un vissuto di sofferenza causato da aver subito violenze psicologiche, hanno paura di fronte alle nuove situazioni sentimentali per paura di soffrire ancora. Lei ha avuto paura? E se si come l’ha affrontata? La mia vita al momento non è improntata alla ricerca di qualcuno, sto bene da sola, anzi non sono sola, con me c’è Charlie, il mio cane. Sono cosciente di aver paura di amare ancora, ma credo che per questo serva solo tempo. L’importante adesso è vivere serenamente, non mi precludo nulla per il mio futuro. Inoltre credo di aver bisogno di questo tempo da sola, per recuperare me stessa.
●Ad oggi, cosa rappresenta per lei l’amore? Questa esperienza negativa non ha cambiato il valore che do all’amore, un sentimento fondato sul rispetto, la fiducia e la voglia di crescere insieme. Se non ci sono questi elementi fondamentali non possiamo chiamarlo amore.
Ringrazio molto la persona che mi ha voluto concedere la sua testimonianza e mi auguro che questo scritto possa essere d’aiuto a chi sta vivendo situazioni analoghe per iniziare a reagire e prendersi cura di se.